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21 03 2014 | Rimini | Agosta difende il masterplan

Venerdì, 21 Marzo 2014

tortora-chiaroRimini | Agosta difende il masterplan

 

"Il Masterplan padre di tutti i guai e gli enti locali causa del crollo dell’economia internazionale? Se le dichiarazioni di Paolo Maggioli, che non condivido, potevano forse essere interpretate come una provocazione rivolta alla giunta, la presa di posizione di Lombardi lascia sinceramente sgomenti", dice il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Rimini, Marco Agosta.

 
Rispetto alle scelte miopi dell'amministrazioni "il Masterplan - sottolinea Agosta - è tutto fuorché miope. Tutt’altro. Serve invece a guardare avanti, a programmare, a non commettere l’errore, questo sì miope e fatale, di pensare che da questa fase si possa uscire dicendo “si è sempre fatto così”".


Se Lombardi avesse il contatto con la realtà "saprebbe, ad esempio, quanti sono oggi i piani particolareggiati istruiti ed approvati che giacciono presso gli uffici comunali perché i privati imprenditori non si presentano a firmare la convenzione per poter poi procedere alla loro realizzazione. Questo il segno tangibile e concreto che è l’oggettiva saturazione del mercato insieme con la crisi economico finanziaria a costituire il blocco".


Allo stesso tempo, sia Lombardi sia Maggioli "dovrebbero sapere inoltre quante e quali aree strategiche, di pubblico interesse, sono invece bloccate e non possono essere interessate dai progetti di riqualificazione e quindi da cantieri e lavori a causa di ricorsi su ricorsi che non fanno altro che aumentare l’impasse".


Agosta scagiona invece il collega di partito Samuele Zerbini, da tempo protagonista di prese di posizione critiche rispetto all'immobilismo dell'amministrazione in fatto di riqualificazione ambientale. "C’è una differenza di vedute, come è normale e sano che sia in un partito che, a differenza di altri, vive di dialettica e che come avvenuto sulle scelte importanti, dal Masterplan alla variante di riduzione degli indici edificatori, sa trovare sintesi e compattezza con la discussione preliminare nella maggioranza".


In definitiva, per Agosta "la chiave di volta in merito alla gestione del territorio fosse quella di trovare la convergenza tra il nuovo PSC e le indicazioni del Piano Strategico e il Masterplan rappresenta il primo tassello per la convergenza dei due strumenti che si completerà entro l’anno con l’approvazione definitiva del PSC. Non posso però non segnalare che arrivare a questa convergenza non è un lavoro da poco. Sul Psc pesano 700 osservazioni, frutto dell’ultimo colpo di coda di un vecchio modo di concepire lo sviluppo, l’urbanistica ed infine l’idea di città".


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